Studio italiano, dimezza gli attacchi nel 74% dei pazienti
Una dieta molto povera di zuccheri (la cosiddetta dieta chetogenica) potrebbe aiutare a prevenire l'emicrania con efficacia simile, se non superiore, a quella dei migliori trattamenti farmacologici oggi in uso. Pubblicata sulla rivista rivista Nutrients, è la promessa che arriva dallo studio clinico pilota su 35 pazienti obesi o sovrappeso e con emicrania, condotto da Cherubino Di Lorenzo dell'IRCCS Fondazione Don Carlo Gnocchi di Milano.
Di Lorenzo ha spiegato che probabilmente l'effetto della dieta è mediato dal fatto che, in condizioni di carenza di zucchero, il cervello usa una 'benzina' differente per funzionare: non più gli zuccheri, ma sottoprodotti dei grassi chiamati 'corpi chetonici'. Questo, prosegue, potrebbe contribuire a ridurre l'infiammazione e le onde elettriche cerebrali associate all'emicrania. Già in passato la dieta chetogenica, che consiste nel prendere energia solo dai grassi perché contiene una quota bassissima di zuccheri, è stata testata per i suoi effetti su malattie neurologiche come l'epilessia. Nella nuova sperimentazione è stata sperimentata su 35 pazienti e confrontata con un regime alimentare identico per quanto riguarda calorie e gli altri nutrienti, ma con un apporto di zucchero molto differente.
La dieta è stata seguita per quattro settimane da una parte dei volontari, mentre gli altri hanno seguito il secondo regime alimentare per lo stesso tempo. Tutti i pazienti hanno perso la stessa quantità di peso, ma il 74% di coloro che hanno seguito la dieta chetogenica ha visto dimezzati gli attacchi di emicrania. Sono risultati promettenti, considerando che il farmaco più efficace oggi disponibile dimezza il numero di giorni con emicrania solo per il 30-48% dei pazienti. Si tratta comunque di risultati preliminari, che andranno confermati su un campione più ampio. Il prossimo passo sarà vedere se la dieta, che comunque non può essere sostenuta a lungo, abbia effetti 'anti-emicranici' che perdurano nel tempo e se sia efficace anche su individui che non devono perdere peso.
fonte: Nutrients
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